I Bastioni e le Torri di Alghero
Alghero, caso veramente sporadico in Italia, conserva gran parte delle mura che storicamente la cingevano.
Le prime mura intorno alla città furono erette ai tempi dei Doria, verosimilmente nella seconda metà del 1100. Alla fine del XIII secolo le mura furono ricostruite ed allargate tanto che all'interno della cerchia delle mura era incluso anche il sobborgo di Villanova. Le mura non subirono modificazioni sostanziali durante il periodo Aragonese, durante il quale il tracciato rimase quello genovese con 26 torri; solo interventi minori vennero eseguiti senza alterarne il perimetro.
La necessità di ridisegnare il circuito murario, ormai in pessime condizioni, divenne impellente all'inizio del 1500; i lavori si protrassero per decenni, ma soltanto la parte fronte a mare fu ricostruita, mentre quella a terra rimase un punto di debolezza, tanto che nei due secoli successivi, 1600 e 1700 furono molti i tentativi di riprogettare il rafforzamento delle mura di Alghero che ai tempi manteneva la sua funzione di baluardo difensivo strategico, ma tutti incompiuti.
Con la cancellazione di Alghero dal novero delle città di importanza strategica per la difesa, avvenuta col regio decreto del 25 Aprile del 1867, anche le mura persero d'importanza ed iniziò uno smantellamento della parte lato terra per favorire l'espansione urbanistica. Furono così abbattuti i bastioni dello Sperone e della Maddalena. Fortunamente si sono salvate le torri cinquecentesche ed il lato a mare delle mura.
Sono arrivate sino a noi 8 torri delle mura della città di Alghero ed inoltre ve ne sono altre 11 al di fuori del territorio cittadino.
Altrove viene indicata come torre anche una 'Torre falsa' che in realtà non è una torre anche se ne ha l'aspetto. Infatti è priva di qualsiasi ingresso.
Le torri della città di Alghero
E' l'unico resto delle mura lato terra che vennero completamente smantellate dopo il 1867. Originariamente era chiamata Porta Reial essendo l'ingresso principale della città dalla strada proveniente da Sassari e la sera veniva chiusa per essere riaperta la mattina; fu poi chiamata Porta a Terra in epoca sabauda. Il portale è contornato da conci di pietra arenaria disposti a semicerchio. Caratteristica di questa torre è la forma che dalla parte opposta al portale è a forma di parallelepipedo.
Fu anche conosciuta come Torre degli ebrei perché costruita nel secolo XIV con il contributo della comunità ebraica.
Salvata dalle demolizioni nonostante la sua posizione fosse lato terra dove le mura furono abbattute, è rimasta isolata ed oggi è spesso utilizzata per mostre.
Già conosciuta come Torre di San Michele, nel Seicento assunse il nome di Torre di Mezzo per via della posizione strategica che consentiva la comunicazione tra la Torre di Porta Terra che costituiva l'ingresso principale in città e dell'allora Torre Esperó Reial oggi sostituita dalla Torre di Sulis.
E' dotata di volta con nervature a raggiera e si pensa che originariamente fosse più alta, probabilmente ridimensionata nel XVIII secolo.
La torre visibile oggi fu costruita dopo il 1570 in sostituzione della precedente torre dell'Esperò Rejal di epoca medioevale. Questa torre era racchiusa nel perimetro del forte dello Sperone, demolito alla fine dell'800. Di forma cilindrica, è formata da due grandi ambienti sovrapposti comunicanti attraverso una scala a chiocciola ricavata nello spessore del muro perimetrale (ben 6 metri).
La torre prende il nome da Vincenzo Sulis, il tribuno cagliaritano che vi fu imprigionato dal 1799 al 1821. Il Sulis prese parte alle agitazioni di fine secolo, sempre pronto a ingaggiare uomini armati a proprie spese; aveva però assunto troppo potere per essere tollerato; venne così accusato di congiura e tradimento e condannato al carcere a vita. Fu poi graziato nel 1821.
A questa torre è legato l'episodio avvenuto nella notte tra il 5 ed il 6 maggio 1412 quando la popolazione algherese respinse l'attacco dei soldati francesi guidati da Guglielmo III di Narbona.
E' dedicata a San Giacomo in onore del re Giacomo I il Conquistatore. La torre, di pianta ottagonale, si fa risalire ai rifacimenti del XVII secolo.
Presenta elementi che richiamano chiaramente lo stile gotico-catalano, come la nicchia situata all'ingresso e la scala elicoidale che porta al piano inferiore.
Fu costruita a metà del XVIII secolo, durante il dominio dei Savoia, destinata ad arsenale per le armi e la polvere da sparo (da cui il nome).
Aveva la funzione di avamposto di guardia e come tale, fu costruita nella punta estrema da dove si domina il golfo di Alghero. La costruzione della Garitta Reale è databile nel XVIII secolo, ma sostituiva verosimilmente un'analoga torre di epoca medioevale.
E' chiamata anche Torre della Campana per via di una campana che era posta sulla sua cupola utilizzata per avvisare i marinai della chiusura della porta di accesso alla darsena all'interno delle mura.
E' dedicata a sant'Erasmo (sant'Elm, in catalano), il Santo Navigatore il cui culto ad Alghero ha origini antichissime. Sulla parte esterna della torre c'è un bassorilievo che riproduce lo stemma della Corona d'Aragona.
A breve distanza dalla torre si trova l'antica porta di S. Elmo, attualmente murata.
Come le altre torri delle mura lato mare anche questa torre è stata eretta nel XVI secolosopra a fortificazioni preesistenti di epoca medioevale. Alla torre è annesso un forte anch'esso del 1500
Di pianta circolare, all'esterno presenta alcuni scolatoi in muratura sporgenti dalla torre chevenivano usati per lanciare sui nemici olio e acqua bollente. L'ingresso è situato al piano superiore. Sulla porta si trova una nicchia con una statua, forse della Maddalena, ma di difficile decifrazione per lo stato di deterioramento.
La torre è chiamata anche Torre di Garibaldi, in onore di Giuseppe Garibaldi che approdò ad Alghero nel 1855.
Le torri fuori città
L'importanza strategica che storicamente Alghero ha assunto per la difesa del territorio ha comportato nel corso dei secoli la costruzione, non solo di difese della città, ma anche di torri costiere lungo tutto il litorale del territorio circostante. Quelle giunte sino a noi, seguendo un percorso da sud a nord, sono:
E' chiamata anche Torre di Barragianni o di Villanova. La data di costruzione è il 1639.
Di forma tronco-conica, si trova in pessimo stato di conservazione.
Coordinate GPS: 40°26′46″N 8°23′47″E
E' nota soprattutto perché nelle vicinanze della Torre Poglina, nel 1960 fu realizzata una base militare segreta dove il SIFAR, i servizi segreti militari dell'epoca, allestirono il C.A.G. (Centro addestramento guastatori) coinvolto nel presunto tentativo di colpo di stato noto come 'Piano Solo'.
Fu costruita nel 1572 con ovvie finalità difensive della costa. Di forma tronco-conica ad un piano, è oramai ridotta ad un rudere e non è visitabile in quanto tuttora in territorio militare.
Coordinate GPS: 40°30′02″N 8°20′25″E
Realizzata in pietra calcarea, di forma tronco-conica alla base e cilindrica al piano superiore, è alta solo 8 mt. in relazione all'ampio diametro di 12 mt.
E' in buono stato, anche per alcuni interventi di manutenzione. E' attualmente adibita a residenza privata nonostante sia sotto la tutela dei beni ambientali. Coordinate GPS: 40°34′38″N 8°14′51″E
E' stata eretta nel 1572 a scopo di difesa della baia così come la Torre del Tramariglio posta sul lato opposto della baia.
Di forma tronco-conica ad un piano solo, ha l'interno diviso in tre ambienti con un pilastro centrale e volta a fungo. E' in un buono stato di conservazione. Non è visitabile.
Coordinate GPS: 40°35′38″N 8°15′16″E
E' stata eretta tra il 1585 ed il 1590 a scopo di difesa della baia così come la Torre Porto Conte posta sul lato opposto della baia. Fu costruita in pietra calcarea, con forma tronco-conica alla base e cilindrica superiormente; interiormente ha una volta a fungo retta da un pilastro centrale.
E' in buono stato di conservazione.
Coordinate GPS: 40°35′15″N 8°10′18″E
E' stata eretta tra nel 1591 a scopo di difesa della baia così come la Torre Porto Conte posta sul lato opposto della baia. Fu costruita in pietra calcarea a piano unico con forma tronco-conica alla base e cilindrica superiormente; interiormente ha una volta a cupola ed una scala interna che conduce al terrazzo. L'ingresso è posto a 4.5 m. di altezza.
E' in buono stato di conservazione.
Coordinate GPS: 40°34′21″N 8°09′55″E
E' stata eretta nel 1572 con funzione di segnalazione.
Ha forma tronco-conica alla base e cilindrica superiormente ad un solo piano. E' in un pessimo stato di conservazione.
Coordinate GPS: 40°35′47″N 8°08′57″E
E' stata eretta nella prima metà del XVI secolo dai corallari algheresi allo scopo di difendere la piccola baia del Porticciolo. Fu costruita in pietra calcarea a piano unico con forma tronco-conica alla base e cilindrica superiormente per un'altezza complessiva di circa 10.5 m.; interiormente ha una volta a cupola ed una scala interna che conduce al terrazzo.
E' in buono stato di conservazione essendo stata ristrutturata nel 2009.
Coordinate GPS: 40°38′39″N 8°11′12″E
E' stata eretta nel 1572 con funzione di avvistamento e difesa.
Ha forma cilindrica ad un piano, realizzata in pietra calcarea. E' in un pessimo stato di conservazione e non più recuperabile.
Coordinate GPS: 40°40′42″N 8°11′50″E
E' stata eretta nel 1577 con funzione di avvistamento e difesa. Fu costruita in pietra calcarea a piano unico con forma tronco-conica alla base e cilindrica superiormente.
L’interno presenta una stanza con volta a cupola. L'ingresso è posizionato a 3 m. di altezza. E' in uno stato di conservazione alquanto scadente.
Coordinate GPS: 40°41′22″N 8°12′07″E
E' stata eretta nel 1578 con funzione di difesa della pesca del corallo. Fu costruita in pietra calcarea e arenaria a piano unico con forma cilindrica.
L’interno presenta una stanza con volta a cupola. L'ingresso è posizionato a 5 m. di altezza. E' in un ottimo stato di conservazione.
Coordinate GPS: 40°41′21″N 8°11′53″E